Foto profilo di Vittorio Armentano Conte

Vittorio Armentano è un cineasta inclassificabile e molto interessante. Armentano ha perseguito un percorso autarchico, coraggiosamente indipendente, attento sia alle tematiche sociali sia alla sperimentazione dell’immagine e del suono.

Come scrive giustamente Bruno Di Marino: «I “documentari” di Armentano sono spesso in bilico tra registrazione di fatti reali e messa in scena coniugata a un tentativo di narrazione, come per esempio nello straordinario Il pignoramento o Cantiere ’62, entrambi realizzati nel 1962, dunque in un periodo antecedente all’esplosione del cinema sperimentale e d’artista».

La modernità del cinema di Armentano, dove non è forzato trovare un parallelo oltre che nel cinema verità anche nell’arte contemporanea, è ben ravvisabile in un film come Modelling (1966), che è curiosamente in linea con il coevo Blow Up di Antonioni, e nel suo seguito, Fragility, girato con la stessa modella, nel febbraio 2003.

Vittorio Armentano abbandonati gli studi di medicina ha svolto attività giornalistica collaborando a diverse riviste specializzate, come «Filmselezione» e per tre anni, dal 1959 al 1962, presso il settimanale «Il Punto».

Nel 1962 ha inizio la sua attività di regista e non ha mai smesso. Ha realizzato shorts per la tv inglese, pubblicità per Italgas e Fiat, documentari di varia natura (industriali, d’arte, sperimentali…). Da sempre si è interessato del rapporto tra cinema e letteratura, trasferendo in immagini testi di Eliot, Kafka, Lucrezio, Joyce.

Nel 1968 ha iniziato la collaborazione con la Rai. Ha partecipato ai più importanti festival cinematografici, tra i quali: Festival dei Popoli a Firenze, Lipsia, Praga, Este, Trieste, Venezia, Cannes e New York.

  • Festival di Venezia: targa Leone di San Marco per il film sperimentale (1966) con il cortometraggio “L’Ultimo”;
  • Festival internazionale del film industriale di Amsterdam: primo premio di categoria per il cortometraggio “Scenotecnica” (1972);
  • Festival internazionale del film di New Delhi: premio speciale della giuria (Pavone d’argento) al corto metraggio “Scenotecnica” (1981);
  • Altri riconoscimenti ai festival di Lipsia, Praga, Cannes, Los Angeles e Festival dei Popoli di Firenze.
  • Segnalato al Premio Oscar del 1966 per il cortometraggio “L’Ultimo”.

Nel 1985 crea la società Quadro Film srl insieme a Claudio Forges Davanzati e Giorgio Chessari.

Dal 1987 diventa amministratore unico della società, attivo sia come produttore che come regista di numerosi programmi della Quadro Film.

Doveroso dunque l’omaggio a un regista particolare e originale come Vittorio Armentano, rigorosamente indipendente, coerentemente impegnato, involontariamente eclettico, orgogliosamente inclassificabile.